Come una stella nel cuore di Dio

Vocazione e sinodalità

Nel messaggio in occasione della 59a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, il Papa ha desiderato riflettere sull’ampio significato della “vocazione”, nel contesto di una Chiesa sinodale. Ha perciò dichiarato: «La sinodalità, il camminare insieme, è una vocazione fondamentale per la Chiesa, e solo in questo orizzonte è possibile scoprire e valorizzare le diverse vocazioni, i carismi e i ministeri». «Si attribuiscono a Michelangelo Buonarroti queste parole: “Ogni blocco di pietra ha al suo interno una statua ed è compito dello scultore scoprirla”. Se questo può essere lo sguardo dell’artista, molto più Dio ci guarda così: in quella ragazza di Nazareth ha visto la Madre di Dio; nel pescatore Simone figlio di Giona ha visto Pietro, la roccia sulla quale edificare la sua Chiesa». «Sempre il suo sguardo d’amore ci raggiunge, ci tocca, ci libera e ci trasforma facendoci diventare persone nuove». «Questa è la dinamica di ogni vocazione: siamo raggiunti dallo sguardo di Dio, che ci chiama». «Così, l’arte del divino Scultore ci fa uscire da noi stessi, perché si stagli in noi quel capolavoro che siamo chiamati a essere». «Mettiamoci allora in ascolto della Parola, – esorta il Papa – per aprirci alla vocazione che Dio ci affida! E impariamo ad ascoltare anche i fratelli e le sorelle nella fede, perché nei loro consigli e nel loro esempio può nascondersi l’iniziativa di Dio, che ci indica strade sempre nuove da percorrere». «Lasciamoci toccare da questo sguardo e lasciamoci portare da Lui oltre noi stessi! La nostra vita cambia, quando accogliamo questo sguardo. Tutto diventa un dialogo vocazionale, tra noi e il Signore, ma anche tra noi e gli altri. Un dialogo che, vissuto in profondità, ci fa diventare sempre più quelli che siamo. Siamo come le tessere di un mosaico, belle già se prese ad una ad una, ma che solo insieme compongono un’immagine. Brilliamo, ciascuno e ciascuna, come una stella nel cuore di Dio e nel firmamento dell’universo, ma siamo chiamati a comporre delle costellazioni che orientino e rischiarino il cammino dell’umanità, a partire dall’ambiente in cui viviamo. Questo è il mistero della Chiesa» (8 maggio).
Allo stesso tempo, «può succedere, per stanchezza, delusione, magari per pigrizia, di scordarci del Signore e di trascurare le grandi scelte che abbiamo fatto, per accontentarci di qualcos’altro. Ma, così facendo, ci si ritrova delusi: era proprio la delusione che aveva Pietro, con le reti vuote, quando tornò a pescare dopo la Resurrezione di Gesù». «Fratelli e sorelle, – incita il Santo Padre – quando nella vita abbiamo le reti vuote, non è tempo di piangerci addosso, di svagarci, di tornare a vecchi passatempi. È tempo di ripartire con Gesù, è tempo di trovare il coraggio di ricominciare, è tempo di riprendere il largo con Gesù» (Regina Cæli, 1° maggio).
«All’inizio del nostro essere cristiani non ci sono le dottrine e le opere, ma lo stupore di scoprirsi amati, prima di ogni nostra risposta. Mentre il mondo vuole spesso convincerci che abbiamo valore solo se produciamo dei risultati, il Vangelo ci ricorda la verità della vita: siamo amati. E questo è il nostro valore: siamo amati. Così ha scritto un maestro spirituale del nostro tempo: “Prima ancora che qualsiasi essere umano ci vedesse, siamo stati visti dagli amorevoli occhi di Dio. Prima ancora che qualcuno ci sentisse piangere o ridere, siamo stati ascoltati dal nostro Dio che è tutto orecchie per noi. Prima ancora che qualcuno in questo mondo ci parlasse, la voce dell’amore eterno già ci parlava” (H. Nouwen, Sentirsi amati). Lui ci ha amato per primo, Lui ci ha aspettato. Lui ci ama, Lui continua ad amarci. E questa è la nostra identità: amati da Dio. Questa è la nostra forza: amati da Dio». Allo stesso modo, «la santità non è fatta di pochi gesti eroici, ma di tanto amore quotidiano. Così come Lui mi ha amato, così io posso amare (…). Ognuno di noi infatti è chiamato alla santità, a una santità unica e irripetibile» (Santa Messa di Canonizzazione, 15 maggio).

Monache dell’Adorazione Perpetua
Pietrarubbia, giugno 2022