Gesù Cristo: porta della nostra preghiera

Una maratona per la fine della pandemia

«Il mese di maggio, in cui la pietà popolare esprime in tanti modi la devozione alla Vergine Maria», quest’anno è stato caratterizzato da «una “maratona” di preghiera attraverso importanti Santuari mariani per implorare la fine della pandemia». In questo contesto il Santo Padre «invita anche a pregare per la pace riservando in particolare per il Myanmar un’Ave Maria del Rosario quotidiano».
«Affidiamoci all’intercessione della Vergine Maria – ha esortato il Papa – affinché ci aiuti lei a rimanere in Cristo. Gesù insiste sul verbo “rimanere”. Questo rimanere non è però un rimanere passivo. Egli ci propone un rimanere attivo, e anche reciproco. Perché i tralci senza la vite non possono fare nulla, hanno bisogno della linfa per crescere e per dare frutto; ma anche la vite ha bisogno dei tralci, perché i frutti non spuntano sul tronco dell’albero. È un bisogno reciproco, è un rimanere reciproco per dare frutto. Noi rimaniamo in Gesù e Gesù rimane in noi». Questo “rimanere” «si compie attraverso la preghiera. La fecondità della nostra vita dipende dalla preghiera» (Regina Cœli, 2 maggio).
Il Santo Padre ha dunque affrontato il tema della preghiera nel corso delle ultime Udienze, parlando in particolare della preghiera di meditazione. «Tutti abbiamo bisogno di meditare, ma questa parola, una volta accolta in un contesto cristiano, assume una specificità che non dev’essere cancellata. La grande porta attraverso la quale passa la preghiera di un battezzato è Gesù Cristo». «Il cristiano, quando prega, non aspira alla piena trasparenza di sé, non si mette in ricerca del nucleo più profondo del suo io. Meditare, per noi cristiani, è andare all’incontro con Gesù, guidati da una frase o da una parola della Sacra Scrittura. Mettersi davanti alla grande pagina della Rivelazione per provare a farla diventare nostra, assumendola completamente. E così, solo così, ritrovare noi stessi. Ogni momento della vita terrena di Gesù, attraverso la grazia della preghiera, può diventare a noi contemporaneo, grazie allo Spirito Santo, la guida. E non si può pregare senza la guida dello Spirito Santo. È Lui che ci guida!» (Udienza generale, 28 aprile).
Nella Catechesi successiva il Santo Padre ci ha introdotti al significato della preghiera contemplativa: «Contemplare non è prima di tutto un modo di fare, ma è un modo di essere». «La contemplazione è sguardo di fede fissato su Gesù. “Io lo guardo ed egli mi guarda”, diceva al suo santo curato il contadino di Ars in preghiera davanti al Tabernacolo. E questa è la strada della preghiera di contemplazione. Questo atto di amore nel dialogo silenzioso con Gesù fa tanto bene alla Chiesa. San Giovanni della Croce sosteneva che un piccolo atto di puro amore è più utile alla Chiesa di tutte le altre opere messe insieme» (Udienza generale,5 maggio).
In occasione della Santa Messa con Ordinazioni Presbiterali il Pontefice ha sottolineato l’importanza di uno “stile di vicinanza” che abbiano coloro che seguono il Signore, continuando la sua missione di sacerdote, maestro e pastore: «Vicinanza con Dio nella preghiera, nei Sacramenti, nella Messa. Un sacerdote che non prega, lentamente spegne il fuoco dello Spirito. Vicinanza poi al Vescovo, perché nel Vescovo si ha l’unità. Vicinanza tra sacerdoti. Vicinanza al santo popolo fedele di Dio». Invita poi a cercare consolazione in Gesù e nella Madonna: «Non dimenticare la Madre! Cercate sempre consolazione lì! E portate le croci nelle mani di Gesù e della Madonna. E non abbiate paura, non abbiate paura» (Basilica di San Pietro,25 aprile).
È stato infine istituito da parte del Papa il ministero di Catechista, «ministero molto antico che trova la sua prima forma germinale nei “maestri” a cui l’Apostolo fa menzione scrivendo alla comunità di Corinto», ministero che richiede «un’identità che solo mediante la preghiera, lo studio e la partecipazione diretta alla vita della comunità può svilupparsi con coerenza e responsabilità» (Lettera Apostolica Antiquum Ministerium”, 11 maggio).

Monache dell’Adorazione Eucaristica – Pietrarubbia, giugno 2021