“Guarire il mondo”

Il coraggio della solidarietà

A seguito della pandemia che “ha messo in rilievo e aggravato i problemi sociali” (Udienza generale, 26 agosto) il Papa ha tenuto una serie di Udienze Generali dal titolo “Guarire il mondo” sul tema dell’emergenza in atto. «La disuguaglianza sociale e il degrado ambientale vanno di pari passo e hanno la stessa radice: quella del peccato di voler dominare i fratelli e le sorelle, la natura e lo stesso Dio. La pandemia ci ha messo tutti in crisi. Ma ricordatevi: da una crisi non si può uscire uguali. Davanti alla pandemia e alle sue conseguenze sociali, molti rischiano di perdere la speranza. In questo tempo di incertezza e di angoscia, invito tutti ad accogliere il dono della speranza che viene da Cristo» (26 agosto).
In un’altra occasione ha sottolineato la parola sussidiarietà. «Come famiglia umana abbiamo l’origine comune in Dio; abitiamo in una casa comune – la terra in cui Dio ci ha posto – e abbiamo una destinazione comune in Cristo. Ma quando dimentichiamo tutto questo, la nostra interdipendenza diventa dipendenza di alcuni da altri aumentando la disuguaglianza e l’emarginazione; si indebolisce il tessuto sociale e si deteriora l’ambiente. Pertanto, il principio di solidarietà è oggi più che mai necessario. La solidarietà oggi è la strada da percorrere verso un mondo post-pandemia, verso la guarigione delle nostre malattie interpersonali e sociali. Non ce n’è un’altra. O andiamo avanti con la strada della solidarietà o le cose saranno peggiori» (Udienza generale, 2 settembre).
Ha quindi sottolineato come «è necessario che le opere di solidarietà, le opere di carità che noi facciamo, non distolgano dal contatto con il Signore Gesù. La carità cristiana non è semplice filantropia ma, da una parte, è guardare l’altro con gli occhi stessi di Gesù e, dall’altra parte, è vedere Gesù nel volto del povero. Questa è la strada vera della carità cristiana, con Gesù al centro, sempre. Maria santissima ci sia guida e modello nel cammino della fede in cristo e ci renda consapevoli che la fiducia in Lui dà senso pieno alla nostra carità e a tutta la nostra esistenza» (Angelus, 23 agosto).
Nel contesto dell’Udienza il Papa ha ricordato poi il 40° anniversario della fondazione del sindacato polacco Solidarnosc, sottolineando come sia «sempre attuale quanto ha detto san Giovanni Paolo II: “Non c’è solidarietà senza amore. Anzi, non c’è la felicità, non c’è il futuro dell’uomo e della nazione senza amore […]; l’amore che è a servizio, che è dimentico di sé ed è disposto a donare con generosità”». Per questo ha incoraggiato: «cari fratelli e sorelle, siate fedeli a questo amore!» (2 settembre).
Si è poi rivolto in modo particolare agli abitanti di Beirut (Libano) colpiti duramente dall’esplosione: «Riprendete coraggio, fratelli! La fede e la preghiera siano la vostra forza. Non abbandonate le vostre case e la vostra eredità. Cari pastori, vescovi, sacerdoti, consacrati, consacrate, laici, continuate ad accompagnare i vostri fedeli. Vi chiedo di affidare a Maria, Nostra signora di Harissa, le nostre angosce e speranze. Che interceda presso il Signore Gesù, affinché la Terra dei cedri rifiorisca ed effonda il profumo del vivere insieme in tutta la Regione del Medio Oriente» (2 settembre).
Nel messaggio in occasione del 41° Meeting per l’amicizia fra i popoli ha scritto: «il tema del prossimo Meeting “Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime” costituisce un potente richiamo a calarsi nelle profondità del cuore umano attraverso la corda dello stupore» (Rimini, 18 agosto).
Strada maestra è dunque la Bellezza: «Tutte le espressioni di autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta ad incontrarsi con il Signore Gesù. Se, come afferma Sant’Agostino, noi non amiamo se non ciò che è bello, il Figlio fatto uomo, rivelazione della infinita bellezza, è sommamente amabile, e ci attrae a sé con legami d’amore. Dunque si rende necessario che la formazione nella via pulchritudinis sia inserita nella trasmissione della fede» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 167).

Monache dell’Adorazione Eucaristica – Pietrarubbia, ottobre 2020