“Luci che si vedono da lontano”

Il dialogo. I giovani. La vita consacrata

La festa del Battesimo di Gesù è l’occasione per fare uno scatto avanti nell’itinerario del programma che la Diocesi si è data per i prossimi due anni (2018-2020): dall’annuncio della risurrezione di Gesù al Battesimo. «Le statistiche assicurano che in Italia il 98% degli italiani è battezzato. Ma molti si ritrovano cristiani senza aver mai deciso di diventarlo. Non è che chi non pratica o non pensa al suo Battesimo sia una persona meno sensibile ai valori, meno raffinata moralmente, meno dedita al prossimo. Ma essere cristiani è semplicemente un’altra cosa. l’essere cristiani ci situa in una responsabilità diversa» (Omelia nella festa del Battesimo di Gesù, 13.01.2019, Talamello). Sul Battesimo è incentrata la nuova Lettera Pastorale del Vescovo Andrea: Un fiume e i suoi ruscelli, che i parroci porteranno nelle case insieme alla benedizione in occasione della Pasqua. Nella settimana dal 18 al 25 gennaio sale da tutte le chiese la preghiera per l’unità. «Fate tutto quello che lui vi dirà», dice Maria. «Ut omnes unum sint», dice Gesù. «E noi?», chiede il Vescovo. «Anche noi siamo all’opera nel cantiere per fare un mondo unito» (Omelia nella II domenica del Tempo Ordinario, 20.1.2019, Pennabilli).

Papa Francesco, nel Viaggio Apostolico negli Emirati Arabi, compie un passo importante per «scrivere insieme una pagina di dialogo e percorrere sentieri di pace». «l’idea che è passata è rivoluzionaria – commenta mons. Vescovo –: se Dio è l’Onnipotente, come noi crediamo, e può fare quello che vuole, sembra verosimile che abbia voluto congegnare l’umanità in modo tale che ci fosse un cammino privilegiato, il cristianesimo, ma, nonostante questo, abbia previsto che ci fossero altri cammini verso di lui. Ad esempio, ha consentito che a seimila chilometri più a Est ci fosse Siddharta Gautama, detto il Buddha, che in Cina ci fosse Confucio, che nell’estremo occidente ci fossero i grandi imperi Aztechi e Maya. Una cosa è certa: Dio ha messo nel cuore di ognuno una scintilla di luce. Ed è questo il motivo del dialogo. Non cerchiamo il dialogo come tattica o tecnica per accostare il prossimo, ma perché siamo convinti che c’è qualcosa di positivo in ognuno. Dialogare significa far emergere il positivo (Riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale durante la Visita Pastorale, 6.2.2019, Fratte).

In occasione della festa di san Giovanni Bosco il Vescovo si è idealmente presentato a don Bosco con tanto di tablet per un’audace e simpatica intervista. «Don Bosco, dove ti posso trovare?». Don Bosco: «In chiesa… Sono qui, perché qui sbocciano i miei sogni. È qui che ho pensato all’oratorio dei ragazzi e sono venuti in centinaia. Ho pensato non solo ai ragazzi di oggi, ma anche a quelli di domani. A quelli del Piemonte, ma anche a quelli della Repubblica di San Marino!». Don Bosco vede ogni ragazzo come una conchiglia che racchiude una perla di inestimabile valore. «Si guardi bene l’educatore, l’animatore, il leader dal «disprezzare anche uno solo di questi piccoli». «Gesù ci ha detto – continua don Bosco nel dialogo immaginato – che “i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre”, fanno parte del consiglio ristretto di Dio (anche Dio ha un consiglio!)”. Gli angeli dei bambini possono essere nostri avvocati difensori o, al contrario, i nostri accusatori». L’intervista tocca anche il tema delicato degli abusi, di cui tanto si parla oggi nel mondo. «Che ne pensi, Don Bosco, degli adulti, a volte sono parenti, allenatori, maestri, qualche volta persino dei sacerdoti, che non hanno rispetto dei ragazzi e delle ragazzine?». «Quanto dolore. Quanta sofferenza, soprattutto per chi è stato vittima di molestie e di mancanze di rispetto. E quanta vergogna per la comunità cristiana che al suo interno si è trovata crimini che più di altri smentiscono il Vangelo». «Però non basta la condanna – prosegue don Bosco – occorrono la prevenzione e la cura di chi è stato vittima, occorrono risposte che guardino avanti, al futuro, che assicurino un cambiamento radicale di mentalità, perché la sicurezza dei bambini e dei ragazzi ha la priorità assoluta» (Omelia nella III domenica del Tempo Ordinario, 27.1.2019, Murata RSM).

Per compiere i primi passi in questo cambio di mentalità il Vescovo ha chiamato a raccolta tutta la Chiesa di San Marino-Montefeltro invitandola ad una risposta corale alla Lettera che il Santo Padre Francesco ha indirizzato al Popolo di Dio: «Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme» (20.08.2019). Poi, incoraggia i catechisti, gli animatori dei gruppi e gli educatori: «Ringrazio tutti per il servizio che svolgete accanto alle famiglie e alle istituzioni educative. Vi esorto a proseguire in serenità, trasparenza e responsabilità». Quest’anno la Giornata della Vita Consacrata, sabato 2 febbraio, si è svolta nella parrocchia di Monte Grimano Terme, dove il Vescovo si trovava in Visita Pastorale. «È la festa della Presentazione del Signore: Maria e Giuseppe portano il bambino primogenito al tempio ed è quanto vedono gli occhi di due anziani, Simeone e Anna. Lo Spirito Santo illumina il loro sguardo interiore e gli permette di vedere in questo bambino (un bambino come tutti gli altri), il Signore che viene nel suo tempio e la Salvezza preparata per tutti i popoli». «Potremmo dire – rivela mons. Andrea – che “quei due” vedono l’invisibile, la verità nascosta in quell’evento. È per questo che noi diciamo che sono profeti, come è profetica la Chiesa, del resto, quando rivela il dono di Dio, il mistero di salvezza, negli avvenimenti del tempo presente». Poi, rivolgendosi ai consacrati: «Vedendo voi siamo profondamente assicurati che Cristo è morto e risorto per noi. Lo dite con la vostra vita, una vita interamente spesa per questo. […] Voi siete, come le candele, luce dell’Infinito che brilla nei nostri borghi, nelle nostre contrade. E una luce, anche se piccola, si vede da lontano». Questo l’augurio del Vescovo: «Non fateci mancare mai questa gioia con la vostra vita: traspaia in voi e illumini la nostra Chiesa e tutte le genti» (Omelia nella festa della Presentazione di Gesù al Tempio, 2.2.2019, Monte Grimano Terme).

Paola Galvani, marzo 2019