Santi martiri e Santi Innocenti (Giugno 2018)

In questo tempo profondamente segnato dall’implacabile imperversare del male in forma di guerre, genocidi: «oggi i cristiani sono perseguitati, sgozzati, impiccati in Africa e in Medio oriente, ancora di più che nei primi secoli» (Regina Coeli, 12 maggio), omicidi giustificati dalla sola condizione di una vita ritenuta “inutile”: «Attiro l’attenzione di nuovo su Vincent Lambert e sul piccolo Alfie Evans, e vorrei ribadire e fortemente confermare che l’unico padrone della vita, dall’inizio alla fine naturale, è Dio! E il nostro dovere, il nostro dovere è fare di tutto per custodire la vita» (Udienza Generale, 18 aprile). Il papa si è detto «profondamente turbato dall’attuale situazione mondiale» (Regina Coeli, 15 aprile) ribandendo con forza che «ogni offesa o ferita o violenza al corpo del nostro prossimo, è un oltraggio a Dio creatore! Il mio pensiero va, in particolare, ai bambini, alle donne, agli anziani maltrattati nel corpo. Nella carne di queste persone noi troviamo il corpo di Cristo. Cristo ferito, deriso, calunniato, umiliato, flagellato, crocifisso…» (15 aprile). Il Pontefice ha anche ricordato la radice di questi mali: l’obbedienza al mondo invece che a Dio, come Gesù stesso ci dice: «non possiamo servire due signori, Dio e il diavolo». Invece «la testimonianza cristiana non conosce le vie di compromesso» ha ricordato Francesco. Piuttosto «conosce la pazienza di accompagnare le persone che non condividono il nostro modo di pensare, la nostra fede, di tollerare, di accompagnare, ma mai di vendere la verità» (Santa Marta, 12 aprile). In questo contesto il Santo Padre ha dato inizio al nuovo ciclo di Catechesi incentrate sul sacramento del Battesimo, per «ritornare alla sorgente della vita cristiana e comprendere meglio il dono ricevuto nel giorno del nostro Battesimo, rinnovando l’impegno di corrispondervi» (18 aprile). Come afferma San Cirillo: «Nello stesso istante siete morti e nati, e la stessa onda salutare divenne per voi e sepolcro e madre» (n. 20, Mistagogica). Il Battesimo non è una formula magica ma un dono dello Spirito Santo che abilita chi lo riceve «a lottare contro lo spirito del male», credendo che «Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio per distruggere il potere di satana” (Udienza generale, 25 aprile). Il demonio «è un condannato, è uno sconfitto, è un incatenato che sta per morire»; ma, ha denunciato il Pontefice, «è capace di fare delle stragi. E noi dobbiamo pregare, fare penitenza, non avvicinarci, non dialogare con lui. E alla fine, andare dalla madre, come i bambini: la Madonna ci custodisce» (Udienza Generale, 8 maggio). Il Pontefice ha poi domandato: «Pregare per i bambini, per la salute spirituale e corporale. È un modo di proteggere i bambini con la preghiera» (25 aprile). In altra occasione ha richiamato i pastori ad essere veri discepoli di Gesù che non sacrificano le pecore «a un mondo che risolve tutto con il denaro» (12 aprile) ma, al contrario, sono chiamati a donare la vita per loro, affermando con Gesù: «la tua vita vale così tanto per me, che per salvarla do tutto me stesso» (Regina Coeli, 22 aprile). Come esempio di vero Pastore, in occasione del viaggio apostolico a Lecce e Molfetta, ha richiamato l’attenzione sulla figura di don Tonino Bello: «Caro don Tonino, ci hai messo in guardia dall’immergerci nel vortice delle faccende senza piantarci davanti al tabernacolo, per non illuderci di lavorare invano per il Regno» (Visita Pastorale ad Alessano, 20 aprile). «La Vergine Maria – nel mese a lei dedicato – ci aiuti a rimanere nell’amore di Gesù e dei fratelli» (Regina Coeli, 6 maggio). E conclude il Pontefice: «I padri della Chiesa, soprattutto i mistici russi, dicono nel tempo delle turbazioni spirituali, rifugiatevi sotto il manto della grande Madre di Dio. Andate dalla Madre» (8 maggio).
Monache dell’Adorazione eucaristica – Pietrarubbia