Vita della Chiesa

Ricorda e cammina!

Appuntamento in Galilea «La notte sta per finire e si accendono le prime luci dell’alba, quando le donne si mettono in cammino verso la tomba di Gesù. Avanzano incerte, smarrite, con il cuore lacerato dal dolore per quella morte che ha portato via l’Amato. Ma, giungendo presso quel luogo e vedendo la tomba vuota, invertono la rotta, cambiano strada; abbandonano il sepolcro e corrono ad annunciare ai discepoli un percorso nuovo: Gesù è risorto e li attende in Galilea. L’appuntamento col Risorto è lì. La rinascita dei discepoli, la risurrezione del loro cuore passa dalla Galilea. Ma, fratelli e sorelle, ci domandiamo oggi: che cosa significa andare in Galilea? Significa ritornare alle origini, perché proprio in Galilea tutto era iniziato. Dunque andare in Galilea è tornare alla grazia originaria, è riacquistare la memoria che rigenera la speranza. Là dov’è iniziata la nostra storia d’amore con Gesù, dove è stata la...

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Alla luce della Pasqua

Chiesa in cammino sinodale Continua il percorso sinodale della Chiesa, nel quale il Santo Padre ci accompagna anche attraverso le catechesi settimanali incentrate sulla passione per l’evangelizzazione. Invita il Papa: «ripartiamo dalle parole di Gesù: Andate – dice il Risorto –, non a indottrinare non a fare proseliti ma a fare discepoli, cioè a dare ad ognuno la possibilità di entrare in contatto con Gesù, di conoscerlo e amarlo liberamente. Andate battezzando: battezzare significa immergere la propria vita nel Padre, nel Figlio, nello Spirito Santo; provare ogni giorno la gioia della presenza di Dio che ci è vicino come Padre, come Fratello, come Spirito che agisce in noi, nel nostro stesso spirito. Battezzare è immergersi nella Trinità. E quando Gesù dice ai suoi discepoli – e anche a noi –: “Andate!”, non comunica solo una parola bensì lo Spirito Santo. Lo scopriamo negli Atti degli Apostoli, dove ad ogni pagina...

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La forza della preghiera

Viaggio apostolico in Congo e Sud Sudan Il Santo Padre si è recato come «pellegrino di pace» nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan. «Vengo come pellegrino di riconciliazione – ha segnalato – con il sogno di accompagnarvi nel vostro cammino di pace, un cammino tortuoso ma non più rimandabile. Eccomi dunque a voi con due fratelli, l’Arcivescovo di Canterbury e il Moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia. Insieme ci presentiamo a voi e a questo popolo nel nome di Gesù Cristo, Principe della pace» (Sud Sudan, 3 febbraio).«Il Risorto parla ai suoi e dice loro: “Pace a voi!”. È più che un saluto: è una consegna. Gesù proclama la pace mentre nel cuore dei discepoli ci sono le macerie, annuncia la vita mentre loro sentono dentro la morte. In altre parole, la pace di Gesù arriva nel momento in cui tutto per loro sembrava finito. Ma,...

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Maria, chiave della speranza

Ricordando Benedetto «Santa Madre di Dio! È l’acclamazione gioiosa del Popolo santo di Dio, che risuonava per le strade di Efeso nell’anno 431, quando i Padri del Concilio proclamarono Maria Madre di Dio. Si tratta di un dato essenziale della fede, ma soprattutto di una notizia bellissima: Dio ha una Madre e dunque si è legato per sempre alla nostra umanità, come un figlio alla mamma, amandoci proprio dal di dentro della nostra carne, perché in Maria il Verbo si è fatto carne: è una verità dirompente e consolante. L’anno, che si apre nel segno della Madre di Dio e nostra, ci dice dunque che la chiave della speranza è Maria» (Santa Messa, 1° gennaio).Così, all’insegna della preghiera per «l’amato Papa emerito Benedetto XVI», si apre questo nuovo anno sotto la protezione della Santa Madre di Dio. E non ha perso occasione il Santo Padre di citare le parole che...

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Natale: profezia di pace

Lettera al popolo Ucraino Il 25 novembre il Santo Padre ha indirizzato una commovente lettera al popolo ucraino, a nove mesi dallo scoppio della guerra che sta lacerando l’Europa. Così si è espresso il Pontefice: «Sulla vostra terra, da nove mesi, si è scatenata l’assurda follia della guerra. Le vostre città sono martellate dalle bombe mentre piogge di missili provocano morte, distruzione e dolore, fame, sete e freddo. Io vorrei unire le mie lacrime alle vostre e dirvi che non c’è giorno in cui non vi sia vicino e non vi porti nel mio cuore e nella mia preghiera. Il vostro dolore è il mio dolore. Nella croce di Gesù oggi vedo voi, voi che soffrite il terrore scatenato da questa aggressione. Quanti bambini uccisi, feriti o rimasti orfani… in ciascuno di loro è sconfitta l’umanità intera. Ora essi sono nel grembo di Dio, vedono i vostri affanni e pregano...

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Verso un nuovo “assetto pastorale”

Non una sottrazione, ma un arricchimento Nei mesi scorsi alcune comunità hanno vissuto l’avvicendamento del parroco. Si tratta di un vero e proprio “terremoto”, che scuote la vita di tante persone e della comunità nel suo insieme. «Non si va a Messa per simpatia per quel sacerdote o per l’altro, o per altre ragioni troppo umane… si va per il Signore!», ripete sovente il Vescovo Andrea. «Il sacerdote è un aiuto, un fratello che il Signore mette sul vostro cammino, con la sua umanità, le sue qualità… i suoi limiti, come tutti». In alcuni casi si è trattato anche di un nuovo “assetto pastorale” tra parrocchie vicine. «Il Signore chiede a tutti noi – spiega il Vescovo – di fare un passo, uno sforzo di comprensione e operativo: diventare unità pastorale». Mons. Vescovo prende in considerazione i fattori che stanno portando alla scelta del nuovo assetto: sicuramente il calo della...

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Guidati dal Papa sui sentieri della pace

Viaggio apostolico in Bahrein «Quest’anno – ha dichiarato il Papa in occasione dell’Incontro di preghiera per la pace con i leader delle religioni mondiali – la nostra preghiera è diventata un “grido”, perché oggi la pace è gravemente violata, ferita, calpestata: e questo in Europa, cioè nel continente che, nel secolo scorso, ha vissuto le tragedie delle due guerre mondiali – e siamo nella terza. Purtroppo, da allora, le guerre non hanno mai smesso di insanguinare e impoverire la terra, ma il momento che stiamo vivendo è particolarmente drammatico, infatti l’uso delle armi atomiche viene ora apertamente minacciato» (Colosseo, 25 ottobre).Difronte a tutto questo, cosa fare? «Prima di tutto occorre disarmare il cuore – risponde il Papa -. Sì, perché siamo tutti equipaggiati con pensieri aggressivi, uno contro l’altro, con parole taglienti, e pensiamo di difenderci con i fili spinati della lamentela e con i muri di cemento dell’indifferenza. Tutti...

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Torniamo a Gesù, Adoriamo Gesù, accogliamo Gesù!

Congresso Eucaristico Nazionale di Matera Rileggiamo con commozione le parole del Santo Padre pronunciate in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale di Matera, al quale ha partecipato una delegazione della Diocesi lo scorso settembre. «A che cosa ci invita il sacramento dell’Eucaristia, fonte e culmine della vita del cristiano? Anzitutto, – afferma il Papa – l’Eucaristia ci ricorda il primato di Dio. Ecco allora la sfida permanente che l’Eucaristia offre alla nostra vita: adorare Dio e non sé stessi. Perché se adoriamo noi stessi, moriamo nell’asfissia del nostro piccolo io; se adoriamo le ricchezze di questo mondo, esse si impossessano di noi e ci rendono schiavi. Quando invece adoriamo il Signore Gesù presente nell’Eucaristia, riceviamo uno sguardo nuovo anche sulla nostra vita. Chi adora Dio non diventa schiavo di nessuno: è libero. Riscopriamo la preghiera di adorazione! Adorare, la preghiera di adorazione, riscopriamola: essa ci libera e ci restituisce alla nostra...

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“Vivi il Vangelo e vivrai la vita!

Viaggio Apostolico in Kazakistan Gesù è in cammino verso Gerusalemme e il Vangelo – letto in occasione della Beatificazione di Giovanni Paolo I, Papa Luciani, – dice che “una folla numerosa andava con lui” (Lc 14,25). Eppure, a queste persone il Signore fa un discorso poco attraente e molto esigente: non può essere suo discepolo chi non lo ama più dei propri cari, chi non porta la sua croce, chi non si distacca dai beni terreni. Gesù non vuole sedurci con l’inganno e non vuole distribuire gioie a buon mercato, non gli interessano le folle oceaniche. Anzi, chiede a ciascuno di discernere con attenzione le motivazioni per cui lo segue e le conseguenze che ciò comporta. Si tratta di scelte che impegnano la totalità dell’esistenza; per questo Gesù desidera che il discepolo non anteponga nulla a questo amore, neanche gli affetti più cari e i beni più grandi. Ma per...

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“Non temere”

Ecco la certezza a cui attaccare il cuore In occasione del 33º Festival internazionale dei giovani a Medjugorje, il Santo Padre ha rivolto ai partecipanti queste parole: «La vita può essere difficile e ci sono molte cose che ci affaticano il cuore. Di fronte a tutto questo Gesù ci dice: “Venite a me e imparate da me”. Si tratta di un invito a muoversi, a non restare fermi, congelati e impauriti davanti alla vita, e ad affidarsi a Lui. La via di uscita è nella relazione, nell’alzare lo sguardo verso Colui che ci ama davvero». Invita dunque: «Prendete il suo giogo che vi farà scoprire la volontà di Dio e vi renderà partecipi del mistero della sua croce e della sua risurrezione. Nel cuore dell’estate, il Signore vi invita a fare delle vacanze con Lui, nel luogo più speciale che c’è: il Suo cuore. Lo sguardo di Dio Padre che...

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