Vita della Chiesa

Umiltà, via che conduce al Cielo

Pregando per il Medio Oriente Nella Giornata di preghiera e di riflessione per il Libano, il 1° luglio scorso, insieme ai Leader religiosi cristiani, sono state accolte «le aspirazioni e le attese del popolo libanese, stanco e deluso, invocando da Dio luce di speranza per superare la dura crisi». «Cari Libanesi – ha esortato il Papa – il mio desiderio di venire a visitarvi è grande, e non mi stanco di pregare per voi, perché il Libano ritorni a essere un messaggio di fratellanza, un messaggio di pace per tutto il Medio Oriente» (Udienza generale, 4 agosto). «I vostri alti cedri, simbolo del Paese, evocano la florida ricchezza di una storia unica. E ricordano pure che rami grandi nascono solo da radici profonde». Il Pontefice ha dunque ribadito: «È perciò essenziale che chi detiene il potere si ponga finalmente e decisamente al vero servizio della pace e non dei propri...

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La preghiera è il respiro della vita!

Un fuoco ardente e inestinguibile Nel corso delle ultime Udienze, il Papa ci ha guidati nel cammino alla scoperta della preghiera cristiana, fino a ridestare in noi una domanda fondamentale: «Quando gli uomini pregano con cuore sincero, quando domandano beni che corrispondono al Regno di Dio, perché a volte sembra che Dio non ascolti? Anche la preghiera che Gesù rivolge al Padre nel Getsemani sembra rimanere inascoltata. Il Figlio infatti dovrà bere fino in fondo il calice della passione» (Udienza generale, 26 maggio). «I Vangeli testimoniano come la preghiera di Gesù si sia fatta ancora più intensa e fitta nell’ora della sua passione e morte. Egli prega anche sulla croce, oscuramente avvolto dal silenzio di Dio. Eppure sulle sue labbra affiora ancora una volta la parola Padre». E questo perché «ognuno di noi possa dire: Gesù, sulla croce, ha pregato per me» (Udienza generale, 16 giugno). «Quelle ultime ore vissute...

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Gesù Cristo: porta della nostra preghiera

Una maratona per la fine della pandemia «Il mese di maggio, in cui la pietà popolare esprime in tanti modi la devozione alla Vergine Maria», quest’anno è stato caratterizzato da «una “maratona” di preghiera attraverso importanti Santuari mariani per implorare la fine della pandemia». In questo contesto il Santo Padre «invita anche a pregare per la pace riservando in particolare per il Myanmar un’Ave Maria del Rosario quotidiano». «Affidiamoci all’intercessione della Vergine Maria – ha esortato il Papa – affinché ci aiuti lei a rimanere in Cristo. Gesù insiste sul verbo “rimanere”. Questo rimanere non è però un rimanere passivo. Egli ci propone un rimanere attivo, e anche reciproco. Perché i tralci senza la vite non possono fare nulla, hanno bisogno della linfa per crescere e per dare frutto; ma anche la vite ha bisogno dei tralci, perché i frutti non spuntano sul tronco dell’albero. È un bisogno reciproco, è...

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Alla luce delle Sue piaghe

Un amore che non delude mai «Il messaggio che scaturisce dalla Risurrezione di Cristo, sia per voi un impegno di testimonianza: riconoscete che nell’evento di Cristo risorto è annunciata la più profonda verità sull’uomo» (Udienza generale, 7 aprile). Con queste parole il Papa ci invita a vivere l’attuale Tempo Pasquale, nel quale «in diversi luoghi, molti cristiani hanno celebrato la Pasqua con forti limitazioni e, talvolta, senza nemmeno poter accedere alle celebrazioni liturgiche». Invita dunque a pregare affinché «tali limitazioni, come ogni limitazione alla libertà di culto e di religione nel mondo, possano essere rimosse e a ciascuno sia consentito di pregare e lodare Dio liberamente» (Messaggio Pasquale Urbi et Orbi, 4 aprile). Ha poi raccomandato: «Tra le molteplici difficoltà che stiamo attraversando, non dimentichiamo mai che noi siamo sanati dalle piaghe di Cristo. Alla luce del Risorto le nostre sofferenze sono trasfigurate. Dove c’era morte ora c’è vita, dove...

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Sulle orme del nostro padre Abramo

Viaggio Apostolico in Iraq «Gesù chiama Pietro, Giacomo e Giovanni e li porta con sé sulla montagna. Il suo volto raggiante e le sue vesti splendenti, che anticipano l’immagine da Risorto, offrono a quegli uomini la luce della speranza, la luce per attraversare le tenebre: la morte non sarà la fine di tutto, perché si aprirà alla gloria della Risurrezione» (Angelus, 28 febbraio). Per la forza di questa luce – affinché risplenda nel cuore di tutti gli uomini – il Pontefice ha deciso, realizzando un progetto di san Giovanni Paolo II, di recarsi in visita al popolo Iracheno fortemente provato dagli «effetti della guerra e delle persecuzioni» (Incontro con i vescovi, sacerdoti e religiosi, 5 marzo), per un «pellegrinaggio di fede e di penitenza» (Ai giornalisti, 8 marzo) sulle orme del nostro padre Abramo. Ha ricordato come «il terrorismo, invadendo il nord di questo caro Paese, ha barbaramente distrutto parte...

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“Rimanete nel mio amore”

Pregando per l’unità Abbiamo pregato nel mese di gennaio per l’unità dei cristiani. «La preghiera, ricorda il Concilio, è l’anima di tutto il movimento ecumenico. Ci accorgiamo infatti che non siamo capaci di custodire l’unità neppure in noi stessi». Dunque «il vero rimedio comincia dal chiedere a Dio la pace» in quanto «l’unità può giungere solo come frutto della preghiera. Pregare significa lottare per l’unità. Sì, lottare, perché il nostro nemico, il diavolo, come dice la parola stessa, è il divisore. Lui insinua la divisione, ovunque e in tutti i modi, mentre lo Spirito Santo fa sempre convergere in unità» (20 gennaio). «Gesù ci indica il segreto della stabilità nel rimanere in Lui. Rimanere in Gesù: da qui parte il cammino di ciascuno verso l’unità. La preghiera personale, lo stare con Gesù, l’adorazione, è l’essenziale del rimanere in Lui» (LIV Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, 25 gennaio). Il...

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Alza gli occhi intorno e guarda!

XXIX Giornata Mondiale del Malato «Te Deum laudamus: Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore… Potrebbe sembrare forzato ringraziare Dio al termine di un anno come questo, segnato dalla pandemia». Ma «la risposta di Dio ai nostri perché percorre la strada dell’incarnazione» (Omelia, 31 dicembre). «Non siamo più viandanti errabondi che vagano qua e là: abbiamo una casa, dimoriamo in Cristo, e da questa dimora contempliamo tutto il resto del mondo, ed esso ci appare infinitamente più bello. La preghiera di ringraziamento comincia sempre da qui: dal riconoscersi preceduti dalla grazia» (Udienza generale, 30 dicembre). «Lodare è come respirare ossigeno puro: ti purifica l’anima, ti fa guardare lontano, non ti lascia imprigionato nel momento difficile e buio delle difficoltà. La lode sempre purifica il cuore» (Udienza generale, 13 gennaio). «Dio si è fatto carne per dirci, per dirti che ti ama proprio lì, che ci ama proprio lì, nelle nostre...

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La speranza poi non delude

Un anno in compagnia di San Giuseppe In occasione del 150° anniversario della dichiarazione di San Giuseppe quale patrono della Chiesa universale, il Santo Padre ha stabilito che fino all’8 dicembre 2021 sia celebrato uno speciale Anno di san Giuseppe. «Dopo la Madre di Dio, nessun Santo – ha scritto il Papa nella Lettera Apostolica Patris Corde – occupa tanto spazio nel Magistero pontificio quanto Giuseppe, suo sposo. Il Beato Pio IX lo ha dichiarato “Patrono della Chiesa Cattolica”, il Venerabile Pio XII lo ha presentato quale “Patrono dei lavoratori” e San Giovanni Paolo II come “Custode del Redentore”. Giuseppe ha amato Gesù con cuore di padre. Egli ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in “seconda linea” hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza e ci insegna che, in mezzo alle tempeste della vita, non dobbiamo temere di lasciare a Dio il timone della nostra barca. A...

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“La preghiera: una dimora eterna”

Alle sorgenti dell’Amore In questo tempo segnato da paure e incertezze, il Papa ci accompagna nel cammino proponendoci numerosi spunti di riflessione sulla preghiera. «La preghiera – infatti – è la salvezza dell’essere umano»; essa «ci fa contemplare la realtà con gli occhi stessi di Dio. Il riferimento all’assoluto e al trascendente – che i maestri di ascetica chiamano il “sacro timore di Dio” – è ciò che ci rende pienamente umani, è il limite che ci salva da noi stessi, impedendo che ci avventiamo su questa vita in maniera predatoria e vorace» (Udienza generale, 21 ottobre). «Se ci lasciamo guidare da ciò che ci appare più attraente, da quello che mi piace, dalla ricerca dei nostri interessi, la nostra vita diventa sterile, smarriamo così il senso dell’attesa e assolutizziamo il presente» (Angelus, 8 novembre). Al contrario «Gesù ci accoglie nella sua preghiera, perché noi possiamo pregare in Lui e...

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“Ripartire insieme”

Il coraggio della sussidiarietà «Dopo la grande depressione economica del 1929, Papa Pio XI spiegò quanto fosse importante per una vera ricostruzione il principio di sussidiarietà. Tutte le parti di un corpo – infatti – sono necessarie e, come dice san Paolo, quelle parti che potrebbero sembrare più deboli e meno importanti, in realtà sono le più necessarie. Alla luce di questa immagine, possiamo dire che il principio di sussidiarietà consente ad ognuno di assumere il proprio ruolo per la cura e il destino della società» (Udienza generale, 23 settembre). Per questo, nel 75° anniversario dell’ONU il Pontefice ha colto l’occasione per ribadire «il desiderio della Santa Sede che questa organizzazione sia un vero segno e strumento di unità tra gli stati e di servizio all’intera famiglia umana». Ha quindi messo in evidenza come sia «particolarmente necessario trovare nuove forme di lavoro che siano davvero capaci di soddisfare il potenziale...

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