Vita della Chiesa

“Fecondità è missione” (novembre 2019)

«Il punto di arrivo della vita non è la salute e lo stare bene, ma l’incontro con Gesù. La salvezza non è bere un bicchiere d’acqua per stare in forma, è andare alla sorgente, che è Gesù» (Santa Messa, 13 ottobre). Queste le parole del Santo Padre in occasione della Canonizzazione di cinque nuovi santi, tra cui il santo Cardinale Newman, il quale disse: «Il cristiano possiede una pace profonda, silenziosa, nascosta, che il mondo non vede». «Chiediamo – invita il Papa – di essere così, “luci gentili” tra le oscurità del mondo» (13 ottobre). In apertura del Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia invita i fratelli sinodali a «guardare insieme a Gesù Crocifisso, al suo cuore squarciato per noi. Iniziamo da lì – incalza il Pontefice – perché da lì è scaturito il dono che ci ha generato; da lì è stato effuso lo Spirito che rinnova. Da lì sentiamoci...

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“La pace: una casa dalle molte dimore” (Ottobre 2019)

«Nella vita è importante cercare cose grandi, – ha esortato il Papa – altrimenti ci si perde dietro a tante piccolezze. Maria ci dimostra che, se vogliamo che la nostra vita sia felice, al primo posto va messo Dio, perché Lui solo è grande» (Angelus, 15 agosto). Così il Pontefice ci invita a lasciarci attirare «dalla bellezza vera» che è «adesione al fuoco dell’amore che Gesù ha portato sulla terra, il quale avvolge l’intera nostra esistenza e richiede l’adorazione a Dio e anche una disponibilità a servire il prossimo» (Angelus, 18 agosto). Per questo ha aggiunto: «invito tutti a scoprire la bellezza della preghiera dell’adorazione e di esercitarla spesso» (18 agosto). Bellezza è anche «solidarietà che edifica la Chiesa come famiglia di Dio, dove risulta centrale l’esperienza della koinonia, ossia del “mettere in comunione”. Nella Chiesa delle origini, questa koinonia, questa comunità rimanda anzitutto alla partecipazione al Corpo e Sangue...

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“Memoria e gratitudine” (Settembre 2019)

In occasione del 160° anniversario della morte del santo Curato d’Ars il Pontefice ha indirizzato una Lettera a tutti i Sacerdoti, attraverso la quale «come fratello maggiore e padre» desidera «ringraziare a nome del santo Popolo fedele di Dio per tutto ciò che riceve» dai suoi pastori (Lettera ai sacerdoti, 4 agosto). Sottolineando come siano «innumerevoli i sacerdoti che fanno della loro vita un’opera di misericordia in regioni o situazioni spesso inospitali, lontane o abbandonate anche a rischio della propria», davanti ai «tempi della purificazione ecclesiale che stiamo vivendo», il Papa invita a non scoraggiarsi poiché «il Signore sta purificando la sua Sposa». «La memoria deuteronomica della vocazione» sia sempre ciò che permette di ritornare «a quel punto incandescente in cui la Grazia di Dio mi ha toccato all’inizio del cammino. È da quella scintilla che posso accendere il fuoco per l’oggi, per ogni giorno, e portare calore e luce...

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Con la forza dello Spirito (Luglio-Agosto 2019)

In occasione del centenario della promulgazione della Lettera apostolica Maximum illud del Papa Benedetto XV, il Santo Padre ha indetto per il mese di ottobre del 2019 un tempo straordinario di missionarietà. «Celebrare questo mese – ha esortato il Pontefice – ci aiuterà a ritrovare il senso missionario della nostra adesione di fede a Gesù Cristo. Ciascuno di noi infatti è una missione nel mondo perché frutto dell’amore di Dio e nel Battesimo ci è data l’originaria paternità e la vera maternità: “Non può avere Dio come Padre chi non ha la Chiesa come madre” (San Cipriano). Così, nella paternità di Dio e nella maternità della Chiesa si radica la nostra missione» (Messaggio per la giornata missionaria mondiale 2019). Ricordando poi le parole di Benedetto VI: «Il Verbo di Dio, facendosi carne in Gesù Cristo, si fece anche storia e cultura», il Santo Padre ha sottolineato come ciò sia possibile...

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“La pace: primo dono ai credenti” (Giugno 2019)

In occasione del ritiro spirituale per le autorità civili ed ecclesiastiche del Sud Sudan il Santo Padre ha messo in evidenza come «la pace è il primo dono che il Signore ci ha portato, condizione fondamentale per lo sviluppo integrale dell’intero popolo» (11 aprile). Per questo invita a «porsi di fronte allo sguardo del Signore, l’Unico in grado di vedere in noi la verità», domandandosi: «Qual è la mia missione e il compito che Dio mi affida per il bene del suo popolo?» (11 aprile). Di fronte poi ai «momenti difficili e le tentazioni più insidiose», Gesù ci insegna a rispondervi «custodendo nel cuore una pace che non è impassibilità o superomismo ma abbandono fiducioso al Padre e alla sua volontà di salvezza. Così il trionfalismo, distrutto dall’umiliazione di Gesù, è stato ugualmente distrutto nel cuore della Madre sul Golgota; entrambi hanno saputo tacere. Nei momenti di oscurità e grande...

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“Radicati in Cristo, saldi nella fede” (Maggio 2019)

Abbiamo camminato nella Quaresima ormai alle spalle come «portatori di una promessa che domanda il coraggio di rischiare». «Non c’è infatti gioia più grande che rischiare la vita per il Signore! Penso anzitutto – ha detto il Papa – alla chiamata alla vita cristiana che tutti riceviamo con il Battesimo e che ci ricorda come la nostra vita non sia frutto del caso, ma il dono dell’essere figli amati dal Signore, radunati nella grande famiglia della Chiesa» (Messaggio per la 56ª Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni, 9 marzo). Per questo è necessaria «una pastorale giovanile e vocazionale che aiuti la scoperta del progetto di Dio, specialmente attraverso la preghiera, la meditazione della Parola di Dio, l’Adorazione Eucaristica e l’accompagnamento spirituale» (9 marzo). In visita alla Santa Casa di Loreto ha poi sottolineato che «nell’evento dell’Annunciazione appare la dinamica della vocazione espressa nei tre momenti che hanno scandito il...

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“Quaresima, tempo di conversione” (Aprile 2019)

«L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio» (Rm 8,19). «Questa “impazienza”, questa attesa del creato troverà compimento quando si manifesteranno i figli di Dio, cioè quando i cristiani e tutti gli uomini entreranno decisamente in questo “travaglio” che è la conversione. La Quaresima è segno sacramentale di questa conversione, in particolare attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Digiunare, cioè passare dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore. Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io. Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene» (Messaggio per la Quaresima). Queste parole, apertura del cammino quaresimale, sigillano anche l’incontro sulla protezione dei minori nella Chiesa svoltosi in Vaticano dal 21 al 24...

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GMG di Panama: il coraggio della speranza (Marzo 2019)

«Pietro è con voi per celebrare e rinnovare la fede e la speranza». In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Panama il Santo Padre ha esordito dicendo: «Pietro è con voi per celebrare e rinnovare la fede e la speranza. Pietro e la Chiesa camminano con voi e vogliamo dirvi di non avere paura, di andare avanti non per creare una Chiesa parallela un po’ più “divertente” o “cool” in un evento per giovani, con un po’ di elementi decorativi, come se questo potesse lasciarvi contenti» (Panama, cerimonia di accoglienza, 24 gennaio). Infatti, oggi come un tempo, ciò che «ci tiene uniti è la certezza di sapere che siamo stati amati con un amore profondo che non vogliamo e non possiamo tacere; un amore che ci provoca a rispondere nello stesso modo: con amore. È l’amore di Cristo quello che ci spinge» (24 gennaio). «Al centro della storia c’è...

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“La forza vittoriosa dell’amore” (Febbraio 2019)

Da Betlemme in cammino per le strade del mondo. In occasione della celebrazione della Maternità della Vergine Maria, primo giorno dell’anno, il Papa ha evidenziato: «Oggi ancora di più sentiamo il bisogno di qualcosa che riempia di significato lo scorrere del tempo. Qualcosa o, meglio, qualcuno. E questo “qualcuno” è venuto, Dio lo ha mandato: è “il suo Figlio”, Gesù. Nel giro di poco più di trent’anni, quel Gesù sprigionerà una forza inaudita, che dura ancora e durerà per tutta la storia: la forza dell’Amore. È l’amore che dà pienezza a tutto, anche al tempo; e Gesù è il “concentrato” di tutto l’amore di Dio in un essere umano. Dal suo abbassamento siamo stati risollevati. Dalla sua piccolezza è venuta la nostra grandezza. Dalla sua fragilità, la nostra forza. Dal suo farsi servo, la nostra libertà. Che nome dare a tutto questo, se non Amore?» (Solennità della Madre di Dio,...

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“Viva Cristo Re!” (Gennaio 2019)

«La solennità di Gesù Cristo Re dell’universo – posta al termine dell’anno liturgico – ricorda che la vita del creato non avanza a caso, ma procede verso una meta finale: la manifestazione definitiva di Cristo, Signore della storia e di tutto il creato. La conclusione della storia sarà il suo regno eterno!» (Angelus, 25 novembre). Non possiamo festeggiare tale solennità senza pensare ai nostri fratelli messicani che dell’acclamazione «Viva Cristo Re!» fecero il loro grido di libertà dinnanzi a un regime che voleva cancellare dai cuori la Verità. «Gesù – esorta il Pontefice – oggi come allora ci chiede di lasciare che Lui diventi il nostro re» (25 novembre). E invoca la Vergine Maria affinché «ci aiuti ad accogliere Cristo come re della nostra vita e a diffondere il suo regno, dando testimonianza alla verità che è l’amore» (25 novembre). Ai latinoamericani riuniti per la Memoria della Vergine di Guadalupe...

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