“Desiderio Desideravi”

Nuova lettera Apostolica del Papa sulla liturgia

Il Santo Padre ha rivolta una Lettera Apostolica a tutto il Popolo di Dio dal titolo: Desiderio desideravi, «per condividere alcune riflessioni sulla Liturgia, dimensione fondamentale per la vita della Chiesa». Si apre con le parole evangeliche: “Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione” (Lc 22,15). «Pietro e gli altri stanno a quella mensa, inconsapevoli eppure necessari, attratti dal desiderio ardente che Gesù ha di mangiare quella Pasqua con loro. Tuttavia, il suo infinito desiderio di ristabilire quella comunione con noi non si potrà saziare finché ogni uomo, di ogni tribù, lingua, popolo e nazione non avrà mangiato il suo Corpo e bevuto il suo Sangue: per questo quella stessa Cena sarà resa presente, fino al suo ritorno, nella celebrazione dell’Eucaristia. Possiamo anche non esserne consapevoli, ma ogni volta che andiamo a Messa la ragione prima è perché siamo attratti dal suo desiderio di noi. Per certo ogni nostra comunione al Corpo e al Sangue di Cristo è stata da Lui desiderata nell’ultima Cena».
«La potenza salvifica del sacrificio di Gesù, di ogni sua parola, di ogni suo gesto, sguardo, sentimento ci raggiunge nella celebrazione dei sacramenti. Infatti l’incontro con Dio non è frutto di una individuale ricerca interiore di Lui ma è un evento donato: possiamo incontrare Dio per il fatto nuovo dell’incarnazione che nell’ultima Cena arriva fino all’estremo di desiderare di essere mangiato da noi. Come ci può accadere la sventura di sottrarci al fascino della bellezza di questo dono?».
«Scrive Guardini: “L’uomo deve diventare nuovamente capace di simboli”. La forza del simbolo non consiste nel rimandare ad un concetto astratto ma nel contenere ed esprimere nella sua concretezza ciò che significa». «La Liturgia è fatta di cose: pane, vino, olio, acqua, profumo, fuoco, stoffa, colori, silenzi, gesti… Tutta la creazione è manifestazione dell’amore di Dio».
«Non si tratta dunque di dover seguire un galateo liturgico: si tratta piuttosto di una “disciplina” che, se osservata con autenticità, ci forma: sono gesti e parole che mettono ordine dentro il nostro mondo interiore facendoci vivere sentimenti, atteggiamenti, comportamenti». Ed «ogni gesto e ogni parola contiene un’azione precisa che è sempre nuova perché incontra un istante sempre nuovo della nostra vita» (Lettera Apostolica, 29 giugno).
In occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie, il Santo Padre ha esortato le giovani coppie a «non rimpiangere la vita di prima, la libertà di prima, con le sue ingannevoli illusioni». «Il Sacramento del Matrimonio – sottolinea il Papa – è un dono meraviglioso, che ha in sé la potenza dell’amore divino: forte, duraturo, fedele, capace di riprendersi dopo ogni fallimento o fragilità». Ha poi invitato a vivere «una dinamica di accoglienza, perché anzitutto i coniugi si sono accolti l’un l’altro». Ha dunque concluso esortando: «Cari amici, ogni vostra famiglia ha una missione da compiere nel mondo, una testimonianza da dare. Per questo vi propongo di farvi questa domanda: qual è la parola che il Signore vuole dire con la nostra vita alle persone che incontriamo?» (Roma, 22 giugno).
«La nostra epoca e la nostra cultura, che mostrano una preoccupante tendenza a considerare la nascita di un figlio come una semplice questione di produzione e di riproduzione biologica dell’essere umano, coltivano poi il mito dell’eterna giovinezza come l’ossessione – disperata – di una carne incorruttibile» (Udienza, 8 giugno).
«Invece, fragilità è sinonimo di preziosità. Così, in questo nostro tempo, in cui il tecnicismo e il consumismo tendono a fare di noi dei fruitori e dei consumatori, la crisi può diventare momento propizio per evangelizzare nuovamente il senso dell’uomo, della vita, del mondo; per recuperare la centralità della persona come la creatura che in Cristo è immagine e somiglianza del Creatore. Questa è la verità grande di cui siamo portatori e che abbiamo il dovere di testimoniare e trasmettere» (Roma, 1° giugno).

Monache dell’Adorazione Perpetua
Pietrarubbia, luglio-agosto 2022