“Fermati, guarda, ritorna!” (Aprile 2018)

IN CAMMINO VERSO LA PASQUA CON LE ARMI DELLA FEDE. In questa Quaresima segnata ancora dal dramma della guerra e della persecuzione, bagnata dal sangue di tanti nostri fratelli martiri della Fede, richiamati dalle chiare e coraggiose parole delle sorelle Trappiste in Siria a salvaguardia di una legittima difesa che tanto giornalismo di parte vorrebbe denunciare come mancanza di “coerenza cattolica”, in questo contesto il Santo Padre non ha mancato di ricordare più volte l’amato popolo siriano «colpito in questi ultimi anni da sofferenze indicibili» (Ai membri del sinodo greco-melkita, 12 febbraio). «Auspico vivamente che, con la loro testimonianza di vita, i Vescovi e i sacerdoti greco-melkiti possano incoraggiare i fedeli a rimanere nella terra dove la Provvidenza divina ha voluto che nascessero» (12 febbraio). Il Papa ci ha anche incoraggiati a guardare questi «fratelli perseguitati nel Medio Oriente, cacciati via per essere cristiani» per imparare a «“entrare in pazienza” come Gesù» nella vita, «non lasciando il problema, il limite, la sofferenza, ma portandola» (Santa Marta, 12 febbraio). «Ognuno di noi è “piagato”, e risolve la propria vita se la unisce alle piaghe del Signore. Chi si sa “piagato” cerca le piaghe» (Ai Partecipanti al Capitolo Generale della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo, 10 febbraio). Per questo il Papa ci invita a «non lasciare da parte le devozioni: la devozione alle piaghe del Signore, alla Madonna e a san Giuseppe. Qualcuno può dire: “Ma sono da bambini”. Sì, ma noi siamo bambini davanti a Dio. Magari, magari potessimo diventare bambini davanti a Dio!” (10 febbraio). Continuano le Catechesi dedicate alla conoscenza della Messa nelle sue parti, affinché «la Parola di Dio bussi al cuore e cambi i cuori!» (Udienza generale, 14 febbraio). «Ma noi – ha messo in luce il Pontefice – non crediamo questo, perché abbiamo poca fede» (14 febbraio). «Nel pane e nel vino gli presentiamo l’offerta della nostra vita, affinché sia trasformata dallo Spirito Santo nel sacrificio di Cristo e diventi con Lui una sola offerta spirituale gradita al Padre» (Udienza generale, 28 febbraio). «L’azione dello Spirito Santo e l’efficacia delle stesse parole di Cristo proferite dal sacerdote, rendono realmente presente, sotto le specie del pane e del vino, il suo Corpo e il suo Sangue. Gesù in questo è stato chiarissimo. Su questo noi non dobbiamo fare pensieri strani. È il Corpo di Gesù; è finita lì! È Mistero della fede» (Udienza generale, 7 marzo). La Liturgia «ci educa, a poco a poco, a fare di tutta la nostra vita una “eucaristia”» (7 marzo). Il periodo di Quaresima diventa così occasione propizia per rispondere al pressante appello di Dio al nostro cuore: «Fermati, guarda e ritorna! Ritorna alla casa di tuo Padre» (Messa delle Ceneri, 14 febbraio). Per rispondervi, ha sottolineato il Papa, è necessario fare «digiuno davanti a Dio, digiuno che è adorazione, digiuno sul serio», perché «digiunare è uno dei compiti da fare nella Quaresima. Se tu non puoi fare digiuno totale, quello che fa sentire la fame fino alle ossa», almeno «fai un digiuno umile, ma vero» (Santa Marta, 16 febbraio). «La Quaresima è un tempo di “agonismo” spirituale, di lotta spirituale: dobbiamo fidarci del Signore» (Angelus, 18 febbraio). «Soltanto Dio ci può donare la vera felicità: è inutile che perdiamo il nostro tempo a cercarla altrove. Il regno di Dio è la realizzazione di tutte le nostre aspirazioni, perché è, al tempo stesso, salvezza dell’uomo e gloria di Dio» (18 febbraio). «La Quaresima è un tempo di penitenza, sì, ma non è un tempo triste!» (18 febbraio). Per questo, in occasione della ricorrenza della festa del beato Fra Angelico, il Pontefice ha incoraggiato a vivere «uno stile di vita profetico e contemplativo, capace di gioire profondamente, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove». «La Chiesa conta su di voi per rendere percepibile la Bellezza ineffabile dell’amore di Dio» (Ai membri del movimento “Diaconie de la Beauté, 24 febbraio).
Monache dell’Adorazione eucaristica – Pietrarubbia