I Lezionari e i loro cicli

Una ricchezza tutta da vivere

Domanda: Che cosa rappresentano i tre cicli dell’anno liturgico e come fare per sapere se siamo nell’anno A, B o C? Le celebrazioni feriali, invece, quale ordine seguono? (Luigi)

La Dei Verbum, la Costituzione del Concilio Vaticano II sulla Rivelazione Divina, esprime tutta l’importanza della Parola di Dio rimarcando che “La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso di Cristo, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della Parola di Dio che del Corpo di Cristo” (DV, 21). D’altra parte, il Concilio esorta con ardore sia i sacerdoti, i religiosi che tutti i fedeli “ad apprendere «la sublime scienza di Gesù Cristo» (Fil 3,8) con la frequente lettura delle divine Scritture” (DV, 25), giacché «L’ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo» (S. Girolamo). Riguardo la liturgia, la Sacrosanctum Concilium ha sottolineato che “Nella celebrazione liturgica la sacra Scrittura ha una importanza estrema. Da essa, infatti, si attingono le letture che vengono poi spiegate nell’omelia e i salmi che si cantano; del suo afflato e del suo spirito sono permeate le preghiere, le orazioni e i carmi liturgici; da essa infine prendono significato le azioni e i simboli liturgici” (SC, 24). Per questo motivo, il Concilio prescrive che “Nelle sacre celebrazioni si restaurerà una lettura della sacra Scrittura più abbondante, più varia e meglio scelta” (SC, 35). La riforma del lezionario si è basata su queste norme conciliari. In estrema sintesi, si può dire che la struttura e l’organizzazione del lezionario attuale hanno voluto aprire grandemente ai fedeli le porte dei tesori scritturistici distribuendo su 3 anni (A, B, C) le letture domenicali e festive e su 2 anni (dispari e pari) quelle feriali. Mentre le Messe domenicali e festive hanno tre letture (la prima, la seconda e il vangelo) più il salmo, ogni Messa feriale presenta due letture: la prima, tratta dall’Antico Testamento o dall’Apostolo (Epistole o Apocalisse e nel Tempo di Pasqua dagli Atti degli Apostoli), la seconda dal Vangelo.
Per la Quaresima il ciclo di letture è stato redatto in base alle caratteristiche battesimale e penitenziale proprie di questo tempo. Per le ferie di Avvento, del Tempo di Natale e di quello di Pasqua, il ciclo è ugualmente annuale; le letture pertanto sono ogni anno le stesse. Per le ferie delle 34 settimane del Tempo Ordinario, le letture del Vangelo son disposte in ciclo unico, che viene ripreso ogni anno. La prima lettura invece, in due cicli, si riprende ad anni alterni: il primo ciclo per gli anni dispari, il secondo per gli anni pari (cf. Principi generali per la celebrazione liturgica della Parola di Dio, 69).
Va considerato che il lezionario per le celebrazioni dei santi, il lezionario per le messe rituali, per varie necessità, votive e dei defunti, hanno delle serie di letture proprie a scelta e appropriate alle varie tematiche delle celebrazioni. Per conoscere l’Anno di riferimento per l’utilizzo dei vari lezionari occorre consultare il Calendario Direttorio liturgico. Con questa organizzazione del Lezionario, alla fine del triennio avremmo praticamente letto in modo semicontinuo, meditato e pregato quasi tutta la Bibbia. Inoltre, la riforma conciliare del Lezionario rappresenta un segno di unità della Chiesa in quanto per le stesse celebrazioni si proclamano medesime letture in tutte le comunità cristiane sparse nel mondo.

don Raymond Nkindji Samuangala, aprile 2023
Assistente collaboratore Ufficio diocesano
per la Liturgia e i Ministri Istituiti