“Nel pieno splendore della Pasqua”

La Chiesa. La scuola. Lo sport

«Siamo nel pieno splendore della Pasqua: in ogni angolo della Diocesi è risuonato l’annuncio della risurrezione con maggiore consapevolezza e con fede rinnovata in Colui che fa nuove tutte le cose… Anche grazie a voi!» (Lettera di invito all’Assemblea diocesana di verifica, 18 maggio 2019). Con queste parole il Vescovo Andrea si è rivolto a presbiteri, diaconi, religiose e religiosi, membri dei Consigli parrocchiali, catechisti, operatori pastorali e fedeli tutti della Diocesi di San Marino-Montefeltro in occasione dell’Assemblea diocesana di verifica di fine anno che si è tenuta a Pennabilli, centro Diocesi, la vigilia di Pentecoste (8 giugno). La “giornata di verifica”, improntata fin dalla sua prima edizione (2015) al “Magnificat”, cioè al rendimento di grazie al Signore «che è stato presente nelle nostre comunità, ci ha sorretto nelle fatiche, ci ha accompagnato nella via della testimonianza», quest’anno si è arricchita della riflessione e del confronto su cinque aree tematiche molto concrete: la realtà dei Consigli parrocchiali (sinodalità e discernimento); la proposta di itinerari formativi (soprattutto per gli adulti); la parrocchia come “grembo” (generatività della parrocchia); la celebrazione della Pasqua e della Pasqua settimanale (i passi compiuti); esperienze in libertà sul cammino dell’anno. Dunque, un «momento di Cenacolo: condivisione, franchezza, fraternità» che si è prolungato nella cena, mettendo in condivisione i «cinque pani e due pesci» che ciascuno ha portato, e nella grande invocazione allo Spirito Santo sulla Chiesa diocesana. «Momenti come questi ci fanno sentire Chiesa – unita e in cammino – a servizio della nostra gente» – confida mons. Andrea al termine della celebrazione.

Con questo spirito di servizio alla sua gente, durante l’omelia tenuta alla celebrazione del Corpus Domini a San Marino, il Vescovo ha voluto dire una parola di orientamento per questi «anni difficili, segnati da una crisi economica progressiva e da un’esposizione mediatica che imbruttisce il volto del Paese, caratterizzata da una litigiosità e conflittualità interna profondamente divisiva sul piano sociale»: «Al di là di appartenenze o schieramenti politici la Chiesa è disponibile al confronto, chiara nella sostanza delle cose, a partire dal terreno comune della ragionevolezza e di un umanesimo basato su valori permanenti (perché si fondano sull’uomo, che è sempre il medesimo)». «Non vorrei che si dicesse che la Chiesa ha taciuto – precisa –, che è stata timida nella difesa della vita. Siamo di quelli che, non importa se minoranza in Europa e persino in Repubblica, non si rassegnano alle legislazioni contro la vita. Vogliamo essere quelli del “pane di vita”» (Omelia nella Celebrazione Eucaristica del Corpus Domini, Basilica del Santo Marino, 20 giugno 2019).

In questo inizio d’estate la Repubblica di San Marino è stata sede della Fase Finale degli Europei di Calcio Under 21. Un’occasione di incontro tra nazioni nel segno della pace: «Sport e pace sono un binomio fecondo», riscontra mons. Turazzi. «Mi sento tra amici, anzitutto per la mia antica passione per il calcio, poi per i valori dello sport ai quali tutti teniamo, valori che mi piace chiamare con il loro nome: lealtà, coraggio, sacrificio, accoglienza dell’altro come concorrente e mai come nemico…»: saluta così il Vescovo gli invitati al Gala di Inaugurazione. E prosegue: «Il mio incoraggiamento va soprattutto verso coloro che fanno lo sport per lo sport (salute, agonismo, amicizia), fuori sia da improbabili sogni di gloria, sia da vantaggi economici» (Messaggio al Gala di inaugurazione degli Europei di Calcio Under 21, Teatro Titano RSM, 20 giugno 2019).

C’è una novità nella scuola sammarinese: scaturisce dall’applicazione del recente Accordo tra Repubblica di San Marino e Santa Sede per l’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado: un rilancio dell’Insegnamento di Religione Cattolica (IRC), con programmi rinnovati, nuove mete e attenzione alle nuove sfide. Per chi sceglie di non avvalersi dell’IRC, dal prossimo anno scolastico è data la possibilità di un’ora alternativa per rispondere alle esigenze di una società pluralista. «È riduttivo presentare l’Accordo semplicemente come introduzione di un’ora di lezione alternativa – spiega mons. Turazzi –; tutti, indipendentemente dal Credo professato, o non professato, devono essere messi in condizione di capire ed apprezzare la dimensione religiosa dell’umano, insieme agli splendori delle sue creazioni musicali, artistiche, giuridiche, sociali, comprese le sue fragilità e patologie, sempre possibili». «Non è catechismo (insegnamento dentro un cammino di fede all’interno della comunità cristiana) – precisa il Vescovo rivolgendosi alle famiglie degli studenti di San Marino – ma incontro con la grande tradizione spirituale, storica, artistica del nostro popolo». «L’IRC – conclude – risponde all’esigenza che i ragazzi e i giovani hanno, particolarmente oggi, di allargare il cuore sulla misura di valori spirituali e di un umanesimo aperto all’Assoluto» (Lettera alle famiglie e agli studenti della Repubblica di San Marino, 7 giugno 2019).

Ormai è diventata tradizione: è la “Giornata diocesana dei giovani consacrati”, di quanti sono partiti da questa Diocesi per lavorare nella «vigna del Signore» e di quanti sono venuti qui da altrove. Alcuni di questi giovani sono ancora in formazione, altri muovono i primi passi nel servizio e nell’impegno di preghiera e pastorale. Sabato 15 giugno a Pennabilli c’erano circa 35 giovani consacrati. Al vederli uniti e pieni di gioia «Veniva da dire: “Signore, ma tu ci sei proprio!”»: così il Vescovo Andrea agli anniversari di professione religiosa delle suore Maestre Pie dell’Addolorata. «Non dobbiamo mai dimenticare – ribadisce – che ogni consacrato, ma anche ogni battezzato, è una prova della esistenza di Dio, un Dio che è vivo, che seduce».

Paola Galvani, luglio-agosto 2019