Notizie flash dalla Valmarecchia (Maggio 2017)

 

San Leo nei racconti di viaggio degli americani Zeneba Bowers e Matt Walker

Zeneba Bowers e Matt Walker, due musicisti classici americani che si esibiscono in un’orchestra sinfonica, amano viaggiare esplorando città e luoghi da scoprire fuori dai percorsi comuni e più noti. Il viaggio è una parte integrante della loro vita. Nel loro sito web (www.littleroadseurope.com ) condividono l’immensa conoscenza che hanno di molte piccole città, magari non menzionate in altri siti web o pubblicazioni, fornendo alcuni consigli di viaggio, suggerimenti e idee progettuali, entrando in sintonia con la gente del posto, conoscere il cibo, la cultura e la storia del territorio. Dai loro viaggi in Europa, principalmente in Italia, sono nate anche alcune pubblicazioni dedicate in particolare alla Toscana e all’Emilia-Romagna, quest’ultima descritta come una Regione ricca di storia, bellezze naturali, opere d’arte e di architettura che abbracciano secoli, nonché la casa di alcuni dei capisaldi culinari della cucina italiana. Nel volume “Emilia-Romagna, Italy: A Personal Guide to Little-known Places Foodies Will Love”, San Leo è l’unica località della Provincia di Rimini ad essere inserita nei racconti di viaggio degli autori e a rappresentare assieme a Longiano, nella vicina Provincia di Forlì-Cesena, l’intero territorio della Romagna. Già nel 2015, la certificazione “American Friendly”, riconoscimento annuale conferito dalla “Fondazione Italia Usa” ai Comuni che fanno parte dei “Borghi più belli d’Italia” e alle imprese aderenti al consorzio delle eccellenze italiane, ha evidenziato una buona sinergia fra San Leo e i turisti americani. Il riconoscimento ha lo scopo di promuovere in America i borghi che hanno alcune caratteristiche e di favorire il soggiorno di turisti americani, nei territori che rappresentano il Made in Italy di qualità con accoglienza, strutture adeguate ai bisogni e con personale felice di essere amico degli Stati Uniti. La menzione nella guida di Bowers e Walker rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio per l’Amministrazione Comunale di San Leo e una nuova conferma del buon lavoro svolto in termini di tutela, recupero e valorizzazione del Centro Storico e del ricchissimo patrimonio culturale della Città sempre più apprezzato dai visitatori. Per informazioni: Ufficio Turistico I.A.T. Numero Verde Gratuito 800/553800; tel. 0541/926967; info@sanleo2000.it; www.san-leo.it; Facebook Città di San Leo.

Perticara: la miniera

L’uomo e lo zolfo – Il legame fra l’uomo e lo zolfo si perde nella notte dei tempi: gli archeologi hanno ipotizzato che gli antichi romani, se non addirittura le popolazioni della tarda età del bronzo, lo utilizzassero per la concia del pellame e per sbiancare i tessuti. In antichità le popolazioni della zona di Perticara si limitarono alla raccolta del minerale che affiorava naturalmente lungo il corso del torrente Fanante, ma con la scoperta della polvere da sparo cominciò l’avventura dell’uomo nelle viscere della terra alla rincorsa della roccia solfurea, come indirettamente attestato anche dalla presenza di mulini per la produzione di polvere pirica a Novafeltria e Campiano di Talamello. Dal XVII secolo appaiono le prime sporadiche notizie di qualche attività mineraria e dal XVIII secolo si succedettero numerose proprietà in loco allo sfruttamento dei filoni di zolfo di Perticara e della Marazzana: la famiglia Masi, il conte Giovanni Cisterni (che realizzò anche una raffineria di zolfo a Rimini), la Società Picard, la Società Anonima delle Miniere Solfuree di Romagna e la Trezza Albani, si susseguirono alla guida dell’attività estrattiva dello zolfo, fra sviluppo tecnologico e crisi ricorrenti. Furono scavati i primi grandi pozzi e la miniera si spinse sempre più in profondità, nel 1850 per la fusione dello zolfo furono costruiti i primi calcheroni a rimpiazzare sistemi più obsoleti e dal 1880 entrarono in funzione i primi forni Gill. Nel 1917 la Società Montecatini acquistò la concessione per lo sfruttamento del giacimento di zolfo di Perticara a prezzi fallimentari: si avviò così la più importante industria della zona con migliaia di uomini impegnati a scavare decine di chilometri di gallerie. Il ritmo produttivo dell’estrazione mineraria scandì la vita di intere generazioni: nel 1938 lo stabilimento di Perticara raggiunse l’apice dell’attività estrattiva con produzioni di zolfo greggio che sfiorarono le 50.000 tonnellate e l’impiego di oltre 1600 dipendenti. Dal secondo dopoguerra iniziò un lento declino: la concorrenza di paesi esteri che producevano lo zolfo con metodi alternativi e a prezzi più concorrenziali, il lento esaurimento dei giacimenti, il superamento tecnologico e il sempre più importante interesse della Montecatini per il settore chimico portarono alla drammatica chiusura della miniera di Perticara nel 1964. La miniera oggi – Il fascino del mistero e del sottosuolo, la riscoperta del patrimonio e il desiderio di ritrovare il luogo perduto della miniera nascosta sotto il paese di Perticara e repentinamente sigillata nel 1964, ha portato, negli anni Ottanta, alla riapertura della discenderia Fanante. Questo ha permesso di organizzare indagini speleologiche mirate al monitoraggio del sottosuolo, allo scopo di conoscere lo stato di stabilità della miniera in vista di una sua riapertura a scopo turistico e scientifico. La pericolosità causata dai diffusi crolli e dalla mancanza di areazione che provoca bassi tenori di ossigeno e notevoli quantità di gas tossici, ha limitato le indagini a pochi metri di galleria: la riapertura della miniera rimane ancora un desiderio lontano, ma la ricerca di nuovi mezzi per la messa in sicurezza del sottosuolo continua.

Novafeltria: vacanze per anziani

L’Amministrazione comunale di Novafeltria, nel quadro delle azioni rivolte alla popolazione anziana, intende promuovere, anche per il prossimo periodo estivo, soggiorni di vacanza per anziani al mare, in montagna ed alle terme, giusta deliberazione di G.C. n. 20 del 25/02/2017. Per tale finalità sarà attivato, con decorrenza dal 01/04/2017, uno specifico sportello informativo per la divulgazione delle opportunità di vacanza per anziani, in località montane, marine, termali, presentate al Comune da parte di operatori economici. Pertanto, gli operatori economici interessati potranno fare pervenire a questo Comune, tramite e-mail all’indirizzo: ufficio.segreteria@comune.novafeltria.rn.it proposte di vacanze per anziani nell’estate 2017, fornendo tutta la documentazione informativa necessaria. Si precisa che questo Comune svolgerà solo una attività informativa e di assistenza agli anziani per le pratiche connesse alla prenotazione delle vacanze.

Novafeltria: criticità in ospedale e diritto alla salute

Nasce il Gruppo di Lavoro dell’Alta Valmarecchia Promosso dal Sindaco del Comune di Novafeltria, Dott. Stefano Zanchini, si è ufficialmente costituito il Gruppo di Lavoro avente natura tecnico-politico-sociosanitaria, che nasce dall’esigenza di ulteriormente rafforzare l’impegno già profuso, a livello locale, per la difesa, la tutela e la salvaguardia del diritto alla salute di tutti i cittadini dell’Alta Valmarecchia. Ne fanno parte vari soggetti quali sindaci, consiglieri provinciali, operatori sanitari, rappresentanti del mondo del volontariato sociale e del comitato civico nato a difesa dell’ospedale “Sacra famiglia”. Nel corso del primo incontro che si è svolto il 20 marzo, sono state esaminate le principali criticità presenti soprattutto nell’Ospedale di Novafeltria. Il nosocomio ha ricevuto il riconoscimento dello status di “presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata”. “Il presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata” si legge in una nota del comitato “deve essere dotato di tutte quelle strutture e del personale che un tale presidio deve possedere per espressa previsione normativa”. Ad oggi, continua la nota invece il “Sacra Famiglia” di Novafeltria, non solo non è stato ancora adeguato agli standard normativi previsti e contemplati dal decreto ministeriale n. 70/2015, ma è stato oggetto di un progressivo depotenziamento. “Una situazione portata più volte all’attenzione dei vertici aziendali ricevendo molto spesso promesse ad oggi inattese”. Da tempo l’ospedale attende medici ed infermieri dedicati al Pronto Soccorso che, continua la nota “di fatto renderebbero autonomo questo servizio evitando promiscuità con il personale del 118, liberando la guardia internistica o anestesiologica notturna favorendo lavoro e turnistica nell’UO di Medicina”. Si è ancora in attesa dei lavori di ristrutturazione del reparto di medicina e la riorganizzazione del reparto di chirurgia. “Purtroppo” si legge ancora nella nota “ad oggi le uniche due camere sono spesso occupate e in modo promiscuo da pazienti della medicina e lungodegenza e ciò compromette e impedisce una corretta programmazione degli interventi. Le sedute per gli interventi di cataratta risultano al momento sospese e questo è inaccettabile avendo avuto tutto il tempo di programmare la sostituzione dell’oculista e quindi chiediamo l’immediata ripresa degli interventi. Criticità anche nel reparto di ortopedia che “con l’attuale unica seduta settimanale non si riesce a supportare il PS né la medicina territoriale e anche per banalità si viene inviati a Rimini. “Tempi di attesa lunghi per gli ecodoppler e necessità di implementare le sedute di endoscopia digestiva ”invece le si è incrementate a Cattolica dove l’80% degli utenti sono della Regione Marche”. “Molto critica” – continua il comitato – “è anche la partita legata ai trasporti secondari in quanto l’ambulanza infermieristica dedicata a Novafeltria denominata Tango 13, nata quale supporto al PS di Novafeltria per centralizzare pazienti, o per consulenze o per servizi su questo territorio, viene fatta quotidianamente lavorare a Rimini per i servizi più disparati. Quando necessaria a Novafeltria ecco lievitare i tempi di attesa anche di ore con inevitabili disagi e pericoli; molto spesso i pazienti preferiscono procedere con mezzi propri verso Rimini, sia per il carattere di urgenza di una prestazione o perché chiude il servizio di consulenza specialistica. Inoltre il comitato punta il dito sul ritardo dell’avvio dei lavori della RSA. “L’azione del gruppo di lavoro, si esprimerà attraverso l’esercizio di una funzione di controllo, sia riguardo al processo di adeguamento dell’Ospedale di Novafeltria agli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi previsti da Decreto Balduzzi indicati nel punto 9.2.2. dell’Allegato 1 al D.M. n. 70/2015, nonché al ripristino o attivazione di quei servizi precedentemente elencati che devono essere presenti in un ospedale periferico ma strategicamente fondamentale per garantire il diritto alla salute di una popolazione collinare e montana già fortemente penalizzata su tanti altri settori”. (Fonte Altarimini)

Arriva al cinema il corto sulla strage di Fragheto, “E come potevamo noi cantare…”

Dopo 3 anni di lavoro congiunto delle due associazioni, “Spazio Fotografico Coriano” e “Il borgo della Pace Fragheto”, il cortometraggio che racconta la vita di un paese sconvolto dalla furia cieca della guerra, è stato ultimato. Un grande impegno di un gruppo di ragazze e ragazzi che hanno cercato di ricostruire la quotidianità di un paese negli anni 40, ma che soprattutto sono riusciti a rappresentare ciò che la guerra e i suoi orrori hanno strappato ad una comunità come quella di Fragheto, piccola frazione del comune di Casteldelci, situato nell’Alta Valmarecchia. “E come potevamo noi cantare…”, vede registi e cast impegnati a raccontare cosa sarebbe stato delle vite delle 14 famiglie residenti nel ’44 a Fragheto, se quel maledetto 7 aprile non avesse seminato terrore e morte tra i suoi abitanti. “Il senso di questo impegno, che vorremmo condividere con voi” raccontano i registi del progetto “sta nel ripudio di ogni guerra e violenza, e le due Associazioni, con questo lavoro, vogliono lanciare un messaggio di pace ed un’esortazione a non dimenticare”. Presso il Cinema Settebello è stata allestita una mostra da Spazio Fotografico Coriano da venerdì 7 aprile 2017. La mostra rappresenta un’interpretazione concettuale di alcuni membri dell’associazione. Ciascuno di loro ha interpretato a sua maniera la triste vicenda vissuta dal borgo di Fragheto. Il ricavato dell’iniziativa (biglietto di euro 5,00 solo adulti) sarà utilizzato per le spese quali, i diritti SIAE ed oneri della sala cinematografica, e come sostegno alle iniziative culturali di “Il borgo della Pace Fragheto”. (Fonte Altarimini)

San Leo “Linee che si incontrano in un luogo profetico

Rassegna Musicale aprile 2017 Il Distretto Della Musica Valmarecchia e la Scuola Comunale di Musica di San Leo con il patrocinio del Comune di San Leo hanno organizzato per il mese di aprile 2017 la rassegna musicale “Linee che si incontrano in un luogo profetico”. I concerti in calendario hanno proposto di volta in volta ambientazioni e musiche di differente natura, riempiendo con belle melodie e il suono degli strumenti gli spazi di prestigiosi luoghi sacri del territorio leontino. La rassegna infatti quest’anno si è svolta, a differenza delle passate edizioni, non solo presso il Complesso Conventuale di San Domenico al Monte di Pietracuta di San Leo, ma anche nella Chiesa di Sant’Antonio Abate di Montemaggio, recentemente restituita al culto dopo i lavori di restauro fortemente voluti dall’Amministrazione Comunale di San Leo. Domenica 2, 9, 23 e 30 aprile 2017 dalle ore 17.30, voci e suoni, contenitori di tradizioni e culture, sono stati protagonisti della rassegna “Linee che si incontrano in un luogo profetico”. Il Distretto della Musica Valmarecchia, nato dall’incontro di alcuni professionisti nel settore musicale, è un’associazione culturale senza scopo di lucro, che sta sviluppando nel territorio del Montefeltro, così ricco di storia e di arte, un centro internazionale di cultura musicale, con all’interno un Museo-Laboratorio interattivo, riferimento centrale per vari settori, dal Turismo alle Arti, con il supporto di coloro che vogliono investire sui giovani. L’Amministrazione Comunale di San Leo, oltre ad avere patrocinato la rassegna in parola, ha instaurato una pluriennale collaborazione con il Distretto della Musica Valmarecchia che abbraccia diversi eventi culturali locali sempre graditi dal pubblico. Per informazioni: Distretto della Musica Valmarecchia cell. 392 2033951, ddmvalmarecchia@gmail.com; Ufficio Turistico I.A.T. Numero Verde Gratuito 800/553800; Tel. 0541/926967; info@sanleo2000.it; www.san-leo.it; Facebook Città di San Leo.