Solo lo stupore conosce

In cammino con la Parola di Dio

Abbiamo celebrato la 55ª settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, culminata con la Solennità della Conversione di san Paolo. «Accogliamo l’accorato desiderio di Gesù, – ha esortato il Papa – che ci vuole “una sola cosa” e, con la sua grazia, camminiamo verso la piena unità!». In questo cammino ci guidano le figura dei Magi, i quali «trovarono Gesù non solo grazie alla stella», che a Gerusalemme scomparve. «Essi ebbero bisogno della Parola di Dio», indicata loro da sacerdoti e scribi nel tempio di Erode. Così «anche noi cristiani non possiamo arrivare al Signore senza la sua Parola viva ed efficace» (Secondi Vespri, 25 gennaio).
Con Gesù «la Parola di Dio non è più una promessa, ma si è realizzata. In Gesù si è fatta carne. Per opera dello Spirito Santo è venuta ad abitare in mezzo a noi e vuole dimorare in noi, per colmare le nostre attese e sanare le nostre ferite». Per questo, in occasione della Domenica della Parola, il Santo Padre invita a rimettere Parola di Dio «al centro della preghiera e della vita spirituale» (Santa Messa, 23 gennaio).
«San Paolo afferma che “la fede viene dall’ascolto”, ed anche Gesù richiama i suoi discepoli a verificare la qualità del loro ascolto: “Fate attenzione dunque a come ascoltate”». «L’ascolto richiede sempre la virtù della pazienza, insieme alla capacità di lasciarsi sorprendere dalla verità». «Solo lo stupore – afferma il Papa – permette la conoscenza. E come ebbe a dire il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer: “Noi dobbiamo ascoltare attraverso l’orecchio di Dio, se vogliamo poter parlare attraverso la sua Parola”» (56ª giornata mondiale delle comunicazioni sociali, 24 gennaio).
La Parola di Dio ci incita, come un tempo gli Apostoli, a «scacciare il pessimismo e la sfiducia per prendere il largo con Gesù». Egli infatti «sceglie proprio di salire sulla nostra barca. Da lì vuole annunciare il Vangelo. Proprio quella barca vuota, simbolo delle nostre incapacità, diventa la “cattedra” di Gesù, il pulpito da cui proclama la Parola» (Angelus, 6 febbraio).
«Il discepolo – mette in luce il Papa – sa anche mettersi in discussione, sa cercare Dio umilmente ogni giorno, e questo gli permette di addentrarsi nella realtà, cogliendone la ricchezza e la complessità» (Angelus, 13 febbraio), e soprattutto si lascia muovere dallo Spirito Santo. Questo infatti «rende capaci di scorgere la presenza di Dio e la sua opera non nelle grandi cose ma nella piccolezza e nella fragilità». Come fu per Simeone ed Anna, attori principali della Giornata della Vita Consacrata, i quali «aspettano tutta la vita, senza scoraggiarsi e senza lamentarsi, restando fedeli ogni giorno e alimentando la fiamma della speranza che lo Spirito ha acceso nel loro cuore». Allo stesso modo il Santo Padre ci invita a «stringere Gesù nell’adorazione e domandare occhi che sappiano vedere il bene e scorgere le vie di Dio», perché il rinnovamento della vita consacrata passa anzitutto da qui» (Santa Messa, 2 febbraio).
Il Pontefice ha poi sottolineato che «la Parola di Dio è anche il faro che guida il percorso sinodale avviato in tutta la Chiesa. Ascoltiamo insieme la Parola di Dio e lo Spirito Santo – esorta il Papa -. Perché il Sinodo non è fare un’inchiesta di opinioni, ma discernere la Parola di Dio» (Angelus, 23 gennaio).
Ci ricorda poi che «Gesù si presenta sempre come non ce l’aspetteremmo. Lo trova dunque chi accetta le sue vie e le sue sfide», chiedendoti «di accoglierlo nella realtà quotidiana che vivi; in chi hai vicino ogni giorno; nei genitori, nei figli, nei nonni… lì c’è Lui, che ci invita a purificarci» (Angelus, 30 gennaio).
Per questo il Papa esorta con forza a rifiutare «le derive inaccettabili che portano a uccidere. Dobbiamo accompagnare alla morte, – sottolinea il Pontefice – ma non provocare la morte o aiutare qualsiasi forma di suicidio, privilegiando il diritto alla cura, affinché i più deboli, anziani e malati, non siano mai scartati. La vita è un diritto, non la morte!» (Udienza generale, 9 febbraio).

Monache dell’Adorazione Perpetua
Pietrarubbia, marzo 2022