Vita della Chiesa

La vita è un “oggi” pieno di giorni (Febbraio 2017)

La luce della fede che illumina le tenebre. «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori» (Eb 3,7-8): «l’oggi del quale parla lo Spirito Santo è la nostra vita, è un oggi…“pieno di giorni”, ma è un oggi» (Omelia, 12.01). Ogni incontro del Papa è un richiamo ad “alzarsi” e a “correre” senza indugio come i pastori e i Magi (Angelus, 01.01 e Angelus, 06.01), a “rischiare” la propria vita per Cristo (Pastorale delle Vocazioni della CEI, 05.01 e Omelia, 13.01), ad “uscire” da se stessi (Ai giovani, 13.01) per “stupire” il prossimo, come il buon samaritano che, con il suo gesto di misericordia, stupì certamente il locandiere presso il quale condusse l’uomo aggredito dai briganti (Omelia, 10.01). Le notizie dal mondo non sono confortanti e il Papa cita le ferite grandi e piccole che affliggono l’umanità (Messaggio Urbi et Orbi, 25.12 e Al Corpo diplomatico, 09.01):...

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Una “liturgia della strada” che dal Natale conduce alla Pasqua (Gennaio 2017)

“Come sono belli sui monti”, canta Isaia al capitolo 52, “i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace”, la salvezza, il Regno; e, grida la sposa nel Cantico, “Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline” (Ct 2,8) (Udienza, 14.12). I piedi del Cristo, il Messia, lo sposo, il fratello del popolo israelita ferito da esili e invasioni (Udienza, 07.12; Omelia, 13.12), ci vengono incontro per muovere “le nostre viscere”, per mettere “in movimento quello che siamo fino a trasformare tutta la nostra vita in lode e benedizione”. La sua “visita ci lascia inquieti, con la sana inquietudine di coloro che si sentono invitati ad annunciare che Egli vive ed è in mezzo al suo popolo” (Messa per la Vergine di Guadalupe, 12.12). Il tema della speranza accesa dalla venuta di Cristo nel mondo e alimentata dalla sua costante presenza è risuonato quasi ogni giorno...

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“Di carne e di cuore” (Dicembre 2016)

Le viscere materne della Chiesa, culla del verbo incarnato. La ricerca del Volto di Dio, carisma specifico delle contemplative (Convegno Vita consacrata, 28.10), non è desiderio esclusivo di chi vive “nel silenzio della clausura” (Vultum Dei quaerere): il Natale ormai prossimo, ricco dei frutti del Giubileo appena concluso, è per ogni cristiano contemplazione della Misericordia del Padre, che toccherà l’apice a Gerusalemme nella Pasqua del Figlio. “Il criterio dell’amore cristiano è l’incarnazione del Verbo” (11.11): Cristo stesso, “con il suo stile di vita e con le sue azioni” (Dives in misericordia), ci mette al riparo dalle seducenti “ideologie che tolgono alla Chiesa la carne di Cristo”, presentandoci spesso il “triste spettacolo di un Dio senza Cristo, di un Cristo senza Chiesa e una Chiesa senza popolo” (21.10). “Chi vuole amare non come Cristo ama la Chiesa”, la sua “Signora” (cfr. 2Gv 1,3-9), rischia di cadere nella “cultura che esalta l’individualismo narcisista,...

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“Siate uomini dell’Avvento!” (Novembre 2016)

CON MARIA, ADORATORI E MISSIONARI DI CRISTO Rivolgendosi ai Missionari oblati di Maria Immacolata nel bicentenario di fondazione, il Papa ha definito il fondatore, Sant’Eugenio de Mazenod, “uomo dell’Avvento, docile allo Spirito Santo nel leggere i segni dei tempi” e nell’“assecondare l’opera di Dio nella storia della Chiesa”: egli agì negli anni della Rivoluzione francese “per riaccendere la fede che stava spegnendo nel cuore dei poveri delle campagne della Provenza, travolgendo anche tanti ministri della Chiesa”. Questo sacerdote è forse sconosciuto per molti, certamente è meno noto di Napoleone, eppure il suo bene fatto “senza far suonare la tromba” (Omelia, 11.10) è incarnazione della “storia della misericordia di Dio che si trasforma in storia di salvezza per quanti si lasciano plasmare dalla grazia” (Giubileo mariano – Veglia, 08.10). Nessuno degli eventi delle scorse settimane ha lasciato la Chiesa silenziosa o indifferente: il terremoto che il 24 agosto ha colpito...

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“Bussate alla porta. Bussate alla porta del tabernacolo” (Ottobre 2016)

L’EUCARISTIA, RADICE DELL’UNITÀ NELLA CHIESA E FRA GLI UOMINI C’è un filo rosso sangue che, a partire dalla crocifissione di Cristo, “il primo Martire, il primo che dà la vita per noi”, attraversa la storia del cristianesimo: è il “filo satanico della persecuzione” che lega i primi martiri cristiani, uccisi perché rifiutavano di rinnegare Dio in favore degli dèi pagani, a quelli che “oggi sono assassinati, torturati, carcerati, sgozzati perché non rinnegano Gesù Cristo. In questa storia, arriviamo al nostro père Jacques: lui fa parte di questa catena di martiri” (Messa di suffragio per p. Hamel, Festa della S. Croce, 14.09). Padre Jacques Hamel, “sgozzato sulla Croce” il 26 luglio scorso, a 85 anni, “proprio mentre celebrava il sacrificio della Croce di Cristo”, era un sacerdote “buono, mite, di fratellanza”, assetato di pace come lo è la Chiesa cattolica che ogni anno, da 30 anni, si riunisce ad Assisi per...

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GMG: il “chiasso” della gioia cristiana (Settembre 2016)

Il Papa ai giovani: attivi e responsabili contro quietisti e “venditori di fumo” Nel panorama europeo estivo, sconvolto dalle urla delle vittime dei “brutali attacchi terroristici” (Preghiera per la pace e la difesa dalla violenza e dal terrorismo, 30.07), s’innalzano le voci, i canti e i silenzi della Chiesa giovane mondiale riunita in Polonia per la XXXI GMG. “Il più piccolo dei semi che germoglia e cresce” (1050° Anniversario Battesimo della Polonia, 28.07) non fa rumore quanto un albero che cade, è vero, eppure ricrea la vita. Fra i primi gesti compiuti in Polonia, il Papa ha scelto di visitare in assoluto silenzio l’ex campo di sterminio nazista di Auschwitz: nel passo sofferente ma deciso del Papa che ripercorre muto questo luogo simbolo di violenza inaudita dell’uomo sull’uomo, c’è tutta la Chiesa di ieri e di oggi, che semina con speranza indistruttibile grano in mezzo alla zizzania. “In quel silenzio...

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La strada, luogo dell’incontro (Luglio e Agosto 2016)

Camminare e viaggiare per avvicinarsi al prossimo Dirigi nel tuo cospetto il mio cammino (Sal 5,9). Reggi i miei passi nei tuoi sentieri, affinchè non vacillino i miei piedi (Sal 16,5). “La vita è un cammino… Non si può vivere la propria vita stando fermi”: ai pellegrini della Macerata-Loreto (11.06), che attendevano sotto la pioggia la partenza della celebre maratona notturna, il Papa ha ricordato che “anche la pioggia è una grazia. È brutta perché ci dà fastidio, ma è bella perché è come la figura della grazia di Dio che viene su di noi. Anche un po’ di sofferenza sicuro ci sarà, ma questo si supera, con la speranza dell’incontro, domani, con Gesù Eucaristia”. I temi del cammino e della strada, del viaggio e dei suoi imprevisti, risuonano utili e opportuni in queste settimane estive perché le ferie non siano un tempo di black-out della fede e della preghiera,...

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Lo Spirito Santo e lo spirito del mondo (Giugno 2016)

Senza il primo “non esiste possibilità di vita buona, né di riforma” Un “perfetto sconosciuto” (Omelia, 09.05) abita in noi, prigioniero della nostra anima arrugginita dallo “spirito del mondo”: è lo Spirito Santo, dono del Padre e del Figlio risorto, che ci insegna a «guardare il Padre e a dirgli: “Padre”», che ci rende testimoni del Vangelo di Cristo, liberandoci dalla “condizione di orfano nella quale lo spirito del mondo vuole portarci”. Individualista, sfruttatore, appassionato di denaro e di ricchezze (Omelia, 19.05), lo spirito mondano è contrario ai doni di sapienza e di discernimento (Unione Internazionale Superiori Generali, 12.05 e 69ª Assemblea generale CEI, 16.05), di pietà (Udienza giubilare, 14.05 e Discorso Fondazione Centesimus Annus, 13.05) e di timor di Dio (cfr. Omelia, 19.05) che lo Spirito ha donato a Maria e agli Apostoli nel Cenacolo, e che ancora oggi palpita sottovoce dentro di noi. “Grazie allo Spirito Santo, Amore...

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Costruire ponti dentro e fuori di noi (Maggio 2016)

Il cammino verso l’integrità nell’epoca della “guerra mondiale a pezzi” “L’uomo diventa veramente se stesso quando corpo e anima si ritrovano in intima unità… Anche se l’eros inizialmente è soprattutto bramoso, ascendente… nell’avvicinarsi poi all’altro… cercherà sempre di più la felicità dell’altro… si donerà e desidererà «esserci per» l’altro” (Deus Caritas Est, 2006). In apertura della sua prima enciclica Benedetto XVI (89 anni il 16 aprile scorso) sentì la necessità di restituire al termine amore”, oggi usato e abusato, il suo significato autentico. Papa Francesco, consapevole come il suo predecessore della crisi educativa e spirituale degli ultimi decenni, ha rivolto ai cristiani un’Esortazione apostolica sul rapporto di coppia dal titolo Amoris Laetitia (08.04), che fotografa con semplicità e concretezza la situazione delle giovani famiglie d’oggi: il “sobrio realismo” del Papa “sulle famiglie «così come sono» non ci allontana affatto dall’ideale”, è un invito a considerare l’uomo non come un “«caso...

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In piedi davanti al Signore (Aprile 2016)

CONVERTIRE LO SGUARDO PER VEDERE CON IL CUORE  Il cieco Bartimeo, il figlio prodigo e la donna adultera sono tra i peccatori più celebri dei Vangeli di Quaresima: anche il Papa, nelle parole seminate lungo il cammino verso la Pasqua, ne ha fotografato i movimenti, esteriori e interiori, che precedono e seguono l’incontro con Gesù. L’emarginato figlio di Timeo implora pietà dal Figlio di Dio; il figlio prodigo si inginocchia davanti al padre proclamando la sua indegnità, la sua “sporcizia” (Angelus, 6 marzo); quella che, secondo alcuni, sarebbe Maria Maddalena balbetta poche parole, incredula di essere scampata alla lapidazione e di avere ricevuto l’assoluzione (Liturgia, 13 marzo). Bartimeo getta via il mantello “cioè quello che gli impedisce di essere spediti nel cammino verso di Lui”, senza paura di lasciare ciò che gli dà sicurezza, e si alza in piedi (Celebrazione Penitenziale, 4 marzo); al figlio prodigo, rivestito a nuovo, viene...

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